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Le Zucchine

Coltivazione delle zucchine, buone pratiche agricole in azienda

Famiglia: Cucurbitaceae

Genere e specie: Cucurbita pepo L.

Sommario

Quando e come coltivare le Zucchine

È considerata una coltura da rinnovo con ciclo primaverile-estivo, ma viene coltivata anche in serra per produzioni destagionalizzate. Esistono varietà a frutto allungato e a frutto tondo, sia chiare che scure.

Per coltivare le zucchine con buone pratiche agricole in azienda, bisogna seguire alcuni accorgimenti che riguardano la scelta della varietà, la preparazione del terreno, la semina, l’irrigazione, la concimazione, la difesa fitosanitaria e la raccolta.

La scelta della varietà dipende dalle caratteristiche climatiche della zona di coltivazione, dalla tipologia di mercato a cui ci si rivolge e dalle preferenze personali. Esistono varietà precoci, medie e tardive, con frutti di forma cilindrica, tondeggiante o allungata, di colore verde chiaro, scuro o striato, con o senza spine. Alcune varietà sono adatte alla coltivazione in serra o in tunnel, altre sono più resistenti alle basse temperature o alle malattie.

In pieno campo si coltivano varietà con portamento a cespuglio o ad alberello, in file distanti m 1,2 e 0,8-1 m lungo la fila (1 pianta/m2), mentre in serra si preferiscono varietà con portamento ad alberello: 1,1 m. tra file e 0,6 lungo la fila (1,5 piante /m2).

La preparazione del terreno consiste nell’aratura, nella fresatura e nella formazione dei solchi o delle aiuole dove verranno seminate le zucchine. Il terreno deve essere ben lavorato, soffice e ben drenato, con un pH compreso tra 6 e 7. Le zucchine preferiscono i terreni fertili e ricchi di sostanza organica, quindi è consigliabile apportare un concime organico a base di letame, prima della semina.

La semina delle zucchine può avvenire direttamente in campo o in semenzaio,

Nel primo caso, si procede a fine aprile o inizio maggio, quando il terreno ha raggiunto una temperatura di almeno 12-15°C. Nel secondo caso, normalmente si predilige questa seconda opzione, si procede a marzo o aprile, utilizzando dei vasetti riempiti con del terriccio universale. Si semina un seme per vasetto, a una profondità di 1-2 cm e si tiene il semenzaio in un luogo riparato e luminoso. Quando le piantine hanno raggiunto 3-4 foglie vere, si trapiantano in campo, rispettando le stesse distanze della semina diretta.

La gestione irrigua dipende dalla natura del terreno (tessitura) e dalla sua capacità di ritenzione. L’irrigazione è localizzata e avviene tramite manichetta forata posta al di sotto del telo pacciamante. Quest’ultimo garantisce sia il controllo delle infestanti sia la riduzione dell’evaporazione dell’acqua dal suolo.

L’irrigazione delle zucchine deve essere regolare e abbondante, ma senza creare ristagni d’acqua che possono favorire lo sviluppo di funghi e marciumi. Si consiglia di irrigare per aspersione o per goccia, evitando di bagnare le foglie e i frutti. L’irrigazione deve essere effettuata nelle ore fresche della giornata e con una frequenza variabile a seconda delle condizioni climatiche e del tipo di terreno.

La raccolta inizia generalmente 40-50 giorni dall’impianto e si protrae per 2-3 mesi.

L’irrigazione delle zucchine deve essere regolare e abbondante, ma senza creare ristagni d’acqua che possono favorire lo sviluppo di funghi e marciumi. Si consiglia di irrigare per aspersione o per goccia,
evitando di bagnare le foglie e i frutti. L’irrigazione deve essere effettuata nelle ore fresche della giornata e con una frequenza variabile a seconda delle condizioni climatiche e del tipo di terreno.

La concimazione delle zucchine deve essere equilibrata e adeguata alle esigenze delle piante. Le zucchine sono ortaggi molto esigenti in azoto, fosforo e potassio, ma anche in calcio, magnesio e microelementi. Si consiglia di effettuare una concimazione di fondo prima della semina o del trapianto, utilizzando un concime organico o minerale completo. Durante il ciclo vegetativo, si possono effettuare delle concimazioni di copertura ogni 15-20 giorni, utilizzando dei concimi liquidi o solubili da somministrare con l’acqua d’irrigazione.

La difesa fitosanitaria delle zucchine deve essere preventiva e basata sull’adozione di buone pratiche agricole che limitino lo stress delle piante e l’insorgenza di parassiti e malattie. Tra le principali avversità che possono colpire le zucchine ci sono gli afidi, i tripidi, gli acari, le cocciniglie, le mosche bianche, ecc.

Prevenzione nella coltivazione

La prevenzione è il primo passo per proteggere le zucchine da malattie e parassiti.

Alcune accortezze da adottare sono:

  • Scegliere varietà resistenti o tolleranti alle principali malattie, come l’oidio, il marciume radicale, la peronospora e il virus del mosaico.
  • Effettuare una rotazione colturale di almeno tre anni, evitando di coltivare zucchine dopo altre cucurbitacee (cetrioli, meloni, angurie, ecc.).
  • Preparare il terreno con una buona lavorazione e una concimazione equilibrata, privilegiando i concimi organici o a lenta cessione.
  • Mantenere il terreno ben drenato e aerato, evitando i ristagni idrici che favoriscono lo sviluppo di funghi patogeni.
  • Irrigare le zucchine con moderazione e preferibilmente per aspersione o goccia a goccia, evitando di bagnare le foglie e i fiori.
  • Eliminare le piante infette o danneggiate e bruciarle o smaltirle in modo sicuro.
  • Pulire e disinfettare gli attrezzi e le attrezzature usate per la coltivazione delle zucchine.
  • Controllare periodicamente le piante per individuare eventuali sintomi di malattia o attacco di parassiti.

La difesa fitosanitaria della coltivazione delle zucchine

Le giovani piantine possono essere attaccate da patogeni tellurici agenti di marciumi radicali, mentre la pianta adulta è sensibile ad attacchi di Oidio, Peronospora e Batteriosi, alla quale si aggiungono Sclerotinia e Botrytis (muffa grigia) in serra.

I parassiti che attaccano la parte aerea della coltura sono molteplici, ma in particolare Afidi, Acari, Tripidi e Aleurodidi  sono spesso vettori di virosi (TMV, CMV, ZYMV, ecc.) che causano la deformazione dei frutti ed il deperimento precoce della coltura, mentre insetti come le Nottue (Lepidotteri) causano danni diretti mangiando il fogliame o erodendo i frutti.

A livello radicale, in particolare in terreni sabbiosi e poveri di sostanza organica, un’attenzione particolare va rivolta verso la presenza dei nematodi.

La strategia fitosanitaria va quindi elaborata sulla base delle problematiche sopra descritte ed in base al regime aziendale (SQNPI, Biologico, Disciplinari, ecc.) per garantire la copertura fitosanitaria adeguata ed il soddisfacimento dei requisiti di qualità.

Le principali minacce che possono compromettere la qualità e la quantità del raccolto, riducendo il valore commerciale delle zucchine sono:

  • L’oidio, una malattia fungina che provoca la formazione di una polvere biancastra sulle foglie e sui frutti, che ne riduce la vitalità e il sapore.
  • La peronospora, un’altra malattia fungina che causa macchie gialle e brune sulle foglie, che poi seccano e cadono. Questa malattia favorisce anche l’insorgenza di marciumi sui frutti.
  • La mosca bianca, un insetto che si nutre della linfa delle foglie, provocando il loro ingiallimento e l’appassimento. Inoltre, le mosche bianche possono trasmettere virus alle piante.
  • L’afide verde, un altro insetto che succhia la linfa delle foglie e dei fusti, causando deformazioni e ritardi di crescita. Anche gli afidi possono veicolare virus alle zucchine.

La difesa fitosanitaria delle zucchine si basa sull’uso di prodotti chimici o biologici che hanno lo scopo di contrastare i patogeni o i parassiti che minacciano le piante:

  • Fungicidi, che servono a prevenire o curare le malattie causate da funghi, come l’oidio, il marciume radicale, la peronospora e l’antracnosi.
  • Insetticidi, che servono a eliminare o ridurre gli insetti nocivi alle zucchine, come gli afidi, i tripidi, i moscerini bianchi, le cocciniglie e le larve di lepidotteri.
  • Acaricidi, che servono a combattere gli acari dannosi alle zucchine, come il ragnetto rosso e il tarsonemo.
  • Anticrittogamici, che servono a prevenire o curare le malattie causate da batteri o virus, come la peronospora, l’oidio, la ruggine e il mozaico.

Prima di applicare questi prodotti, è bene verificare la loro efficacia, la loro compatibilità con le altre colture e l’ambiente, il loro impatto sulla salute umana e animale e il loro periodo di carenza (cioè il tempo che deve trascorrere tra l’ultima applicazione e il raccolto). Inoltre, è importante seguire le dosi e le modalità d’uso indicate sull’etichetta e rispettare le normative vigenti in materia di sicurezza alimentare.

La nutrizione nella coltivazione

La concimazione delle zucchine deve essere equilibrata e adeguata alle esigenze delle piante. Le zucchine sono ortaggi molto esigenti in azoto (N), fosforo (P) e potassio (K), ma anche in calcio (Ca), magnesio (Mg), manganese (Mn) e molibdeno (Mo). Si consiglia di effettuare una concimazione di fondo prima della semina o del trapianto, utilizzando un concime organico o minerale completo.

Durante il ciclo vegetativo, si possono effettuare delle fertirrigazioni ogni 7-10 giorni, utilizzando dei concimi liquidi o solubili.

Di seguito sono riportati dei consigli per la nutrizione equilibrata della coltura. Ovviamente, un piano di concimazione professionale e dettagliato si basa sulle analisi chimico-fisico-biologiche del suolo dove avviene la coltivazione tenendo anche conto dello storico dell’appezzamento.

  • Ammendamento e Concimazione di Fondo:

Con concime organico a base di letame (ammendante) per aumentare la sostanza organica nel terreno e quindi la sua capacità di ritenere l’acqua e la disponibilità degli elementi + concime complesso a lento rilascio.

  • Inoculo di microrganismi: “(micorrize, trichoderma e batteri della rizosfera)

In fase di pre-trapianto o direttamente al trapianto tramite fertirrigazione, per migliorare lo sviluppo della coltura e favorire il microbioma della rizosfera.

  • Concimazione di Copertura
    • Fertirrigazione
      • In accrescimento: con concimi idrosolubili o organici, composti o binari ed eventuale integrazione di Ca e Mg;
      • Dalle prime raccolte: con concimi idrosolubili o organici con rapporto N:P:K 2-1-3, ed integrazione di Ca e Mg e Zolfo (S).
    • Interventi fogliari
      • Integrazione settimanale alternata di K e Ca, per favorire l’ingrossamento e la conservabilità dei frutti. A questi interventi fogliari possono essere associati gli interventi di difesa fitosanitaria (se compatibili/miscibili) ed eventuali biostimolanti.

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Domenico Pieralli
Domenico Pieralli
1 anno fa

Complimenti, articolo interessante

Peppe
Peppe
1 anno fa

Articolo esaustivo, grazie

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